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“ Il progetto Mastro Andrè risale alla metà degli anni ‘70, quando nelle classifiche discografiche si trovavano gruppi che hanno fatto la storia del Progressive, come Premiata Forneria Marconi, Orme, Banco del Mutuo Soccorso. Contemporaneamente faceva la sua prima apparizione la musica tradizionale di Angelo Branduardi che, con un linguaggio musicale personale ed innovativo, avrebbe avuto in seguito un largo consenso di pubblico.
Sull’onda di questa rivoluzione musicale, Mastro Andrè metteva in cantiere brani originali che fondevano in maniera personale il Progressive e la musica della tradizione popolare veronese, strizzando l’occhio anche a sonorità celtiche e a quella che poi verrà identificata come World Music.
Negli anni Mastro Andrè ha visto l’avvicendarsi di nuovi musicisti che, evolvendo il proprio stile al pari dei gusti musicali dell’epoca, hanno dato poi vita al progetto Noctua, cercando sempre e comunque di fondere il passato, con le storie ed i valori semplici ma granitici della tradizione popolare, ed il presente, con un linguaggio attuale fatto anche di strumenti musicali elettronici.
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Negli anni ’80 e ’90 quando il Punk prima e la Dance poi hanno rivoluzionato gusti e modi di ascoltare e vivere la musica, il progetto Mastro Andrè ( e di conseguenza Noctua ) si è abbandonato ad un forzato ed inevitabile letargo, per risvegliarsi in tempi paradossalmente più maturi dove una musica orgogliosamente fuori dal tempo può essere quanto mai viva e attuale.
Dell’attuale formazione fanno parte musicisti “nuovi” e “antichi”, i quali con un meticoloso lavoro di restauro hanno riportato a nuova luce le prime composizioni originali di Mastro Andrè, unendole con un filo narrativo ne “Il Paese di Non E’”. Nei progetti rientrano anche cover di brani noti e meno noti di autori del calibro di A.L.Webber, Loreena McKennitt, Kate Bush, Le Orme, nonché nuove composizioni originali per riportare al presente la bellezza di quegli anni così musicalmente prolifici. “
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